Questo è un post del mio blog un pò lungo, ma vorrei raccontarvi cosa è successo ad Arthur in questi mesi. Dopo la fine del lockdown, abbiamo notato che la sua pancia si stava gonfiando. Un gonfiore strano, apparentemente sembrava aver preso dei chili in più, però iniziava a non avere più le forme da french bouledogue. Dormiva di più, si stancava in fretta, stava quasi sempre seduto (sarà l’età?!?), ma contemporaneamente aveva delle scariche, anche più volte al giorno. Siamo volati alla Clinica Veterinaria di Santa Croce a Carpi per un controllo veloce, ma da quel momento è iniziato tutto. Dopo una accurata visita di controllo ci hanno diagnosticato l’ ascite. Nel cane è anche conosciuta come versamento addominale, in pratica è un accumulo di liquidi, all’interno della cavità addominale. Questo provoca un evidente gonfiore della zona e se la quantità di fluido è notevole, può anche causare difficoltà respiratorie. L’ascite in se non è un problema grave, ciò che è grave è il disturbo che ne consegue, perché i fluidi possono provenire dagli organi interni, dai vasi sanguigni o dai noduli linfatici.

Il fatto è che l’ascite non si può fermare, bisogna prima scoprire la causa per riuscire a trovare la cura migliore. Arthur è stato sottoposto ad una serie di esami per riuscire ad individuare l’organo che stava soffrendo, ma risultavano praticamente tutti normali, oppure negativi. Esami del sangue perfetti, emogas senza alterazioni, ecografie buone, livelli di proteine nella norma, nessun trauma, nessun disturbo renale, intestino, stomaco e cuore sani. Non ci rimaneva che esaminare il Fegato, prima con una Tac e poi, se non avesse dato risultati certi, con una biopsia. È stato addormentato due volte nel giro di 8 giorni (che per un bullo non è per niente facile), immaginate l’ansia che potevamo avere nel vederlo entrare in sala operatoria. Le nostre veterinarie ci hanno indirizzato ad un’altra clinica per queste operazioni e nel periodo Covid non è stato semplice. Abbiamo fatto la Tac alla Clinica dell’Orologio di Sasso Marconi, che ringraziamo per averci spiegato tutto e averlo trattato davvero bene, nonostante non ci avessero mai visto, ci hanno fatto stare tranquilli.

Io e mio padre abbiamo vagato in macchina tutte le strade di Sasso Marconi aspettandolo al risveglio. E poi…poi la biopsia alla Clinica Veterinaria i Portoni Rossi di Zola Predosa, la clinica che lo aveva già salvato quando era piccolo per la Cistinuria, la sua malattia genetica. Insomma eravamo in buone mani, ma sempre con il cuore in gola. Dopo una settimana dall’ operazione è arrivato il risultato:

– Ipoplasia della vena porta con fibrosi periportale nel fegato –

Al momento per noi è ancora difficile abituarci a questa seria patologia, però sappiamo che lui, con la sua voglia matta di vivere e con le cure che gli stiamo facendo, si sta stabilizzando giorno dopo giorno. È dura perché le medicine e le punture sono tante, i controlli sono molto frequenti e a volte ci sono giorni un po’ sottotono per tutti, però è bellissimo poterlo rivedere felice con la sua solita espressione serena.

Voglio ringraziare le Cliniche Veterinarie che hanno fatto di tutto per lui.

Arthur è stato definito un cane davvero molto speciale!

Voglio anche condividere questo percorso insieme a voi, perché credo sia molto utile, per chi ha un cane o un gatto, saper riconoscere certe patologie in fretta e scoprire cliniche professionali che possono aiutare i nostri amici ! Accorgersi in fretta di un problema può davvero salvargli la vita o migliorare la situazione. Se noi non ce ne fossimo accorti, credendolo solo grasso, forse sarebbe stato molto peggio.

È importante dedicare il tempo necessario al proprio cane perché passando tanto tempo insieme si riesce a percepire un problema di salute fisico o psicologico.

È solo conoscendolo bene che è possibile riconoscere subito eventuali cambiamenti comportamentali, infiammazioni o ferite.

Ed ora eccolo qui, in questa foto scattata ieri, mentre si divertiva ad annusare la campagna all’Agriturismo Marandello, e mi ha detto di aver trovato una traccia…un certo profumino di costine e grigliata mista 

Arthur I love you!

(ph.: Luca Ballestra)