Per me il cinema deve stimolare il pubblico a pensare in modo diverso. Cambiare lentamente il punto di vista.
E’ stato con questo spirito che ho partecipato alla prima sul red carpet di Chiara Ferragni Unposted. Il docu-film, che mostra i lati più intimi e segreti di Chiara Ferragni, in concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia nella Sezione Sconfini.
Ho pensato di indossare un outfit che mi facesse sentire a mio agio, di tendenza e con un tocco di colore azzurro cielo, abbinato alle scarpe e in mano solo il cellulare. E’ stata una serata indimenticabile, per me molto significativa, e vorrei condividere il mio pensiero con voi.
Piaccia oppure no, Chiara è stata l’attrazione del Festival nel suo abito da Diva che conquista, firmato DIOR. L’influencer con 17 milioni di followers e un fatturato stimato nel 2018 sui 5,7 milioni di euro, la vera star quest’anno è stata lei a far impazzire fan e fotografi.
Per la rivista americana Forbes è la prima al mondo, è stata oggetto di studio dell’Università di Harvard, conosciuta per i numeri da capogiro che ricava da un mestiere, quello dell’imprenditrice digitale, creato dal nulla. Icona di stile, Guest editor per un numero di Grazia e molto altro… Ma come ha fatto? Poca superficialità e le idee chiare per raccontare a tutti un cambiamento di un mondo digitale che ha saputo cavalcare, ma che l’ha anche fatta soffrire.
Quando si è presentata alla prima del suo docu-film di 85 min (consiglio a tutti di acquistare un biglietto nei cinema la prossima settimana) ha stregato tutti, pubblico e non, per il look da vera diva esibito sul red carpet, la sua emozione e ciò che ha raccontato durante il docu-film. Come al solito, la stampa e il pubblico si sono spaccati in due, confermando le capacità di Chiara di generare controversia e di scatenare le PR.
Ma il punto che voglio portare all’attenzione è un altro: la moda risponde a leggi di posizionamento ben precise e Chiara è prima nella mente per la categoria “fashion blogger”. Il docufilm che ha appena debuttato non è altro che l’ennesimo tassello che conferma il suo posizionamento e la sua figura di imprenditrice digitale che ha saputo tradurre le regole di un mondo in cambiamento.
Lei dice “non so dove sarò fra qui a 5 anni…” perché lavora abbracciando il cambiamento ed evolvendosi con esso. Ora, a prescindere dalle simpatie e dai gusti personali (io l’adoro e credo dovrebbe essere studiata da tutti), Chiara ha fatto ciò che ogni imprenditore dovrebbe fare per posizionarsi come autorità nel suo settore di riferimento. Ha raccontato la sua esperienza, ha dato alle persone un messaggio da diffondere, ha saputo scatenare le PR e continua a farlo anche con questo documentario.

Come cambierebbe la tua visione e le tue trattative se ti presentassi con un libro o un video/documentario su di te, sulla tua storia e su come la tua soluzione risolve un problema o soddisfa un desiderio? Ci hai mai pensato? Pensi che cambierebbe qualcosa rispetto al solito appuntamento in cui cerchi di stordire il cliente a colpi di cataloghi e presentazioni infinite?
Per evitare il calderone dei venditori e degli sconti, meglio pensare di diventare un punto di riferimento e avere una storia da condividere con il resto del mondo. Il mondo assume una nuova prospettiva quando metti in campo tutte le strategie che ti permettono di diventare una vera autorità agli occhi dei tuoi clienti e del tuo target.
E’ un percorso lungo e faticoso, ma che può darti molta soddisfazione. Pensaci un attimo: quando devi prendere una decisione sei tendenzialmente bloccata dalla paura di fare qualcosa che non piaccia agli altri, che non convinca al 100% e sei confuso per la moltitudine di offerte e di opinioni che ricevi da gente diversa, ma se hai in testa il tuo posizionamento e riesci ad importi come una figura in grado di tirare fuori le persone da questa fase di stallo….allora ti sarai guadagnato dei veri e propri fan!
Ecco perchè mi ispiro a Chiara Ferragni, perchè da lei c’è solo da imparare!
Eleonora Rovatti


